Gli ofidi, costituiscono
un importante e vastissimo gruppo di rettili, caratteristici per il corpo molto
allungato e assolutamente privo di zampe, diffuso nelle regioni calde e
temperate di tutto il mondo. Per quanto
riguarda le caratteristiche morfologiche e anatomiche posseggono, come già
detto un corpo eccezionalmente allungato, cilindrico e sono del tutto privi di
arti, o al più con arti rudimentali e atrofici, privi di qualsiasi funzione
deambulatoria. l serpenti posseggono mandibola con articolazione al cranio estensibile,
così che la bocca può essere aperta a dismisura. È infatti noto che i serpenti
possono ingoiare prede molto più grosse (almeno in sezione) di loro,
apparentemente senza difficoltà.
A causa dell'eccezionale allungamento del
corpo, si osservano logicamente alcune notevoli modifiche dell'anatomia
interna. Le costole, presenti fin sulla coda, sono in numero elevatissimo, e
tutti i visceri interni, primi fra tutti il fegato, hanno subìto un processo di
allungamento e assottigliamento molto marcato. In seguito a tale fenomeno, uno
dei polmoni si è atrofizzato, tranne che in alcune specie primitive, e le
funzioni respiratorie sono state assunte da un solo polmone anch'esso di forma
eccezionalmente allungata.
Molte specie di serpenti hanno sviluppato un
poderoso mezzo di difesa e d'offesa: il morso velenoso. In tali specie un paio
di denti, usualmente molto più sviluppati degli altri, sono canalicolati, e
posti in comunicazione con una coppia di ghiandole velenifere. Il canalicolo
velenifero scorre internamente al dente, in altri casi è parzialmente in
comunicazione con l‘esterno, per cui i denti appaiono solcati. A seconda della
presenza, della posizione e del tipo di denti canalicolati, i serpenti si
possono dividere in quattro grandi
gruppi privi però di valore sistematico:
gli Aglifi, privi di denti
canalicolati e perciò dal morso non velenoso; gli Opistoglifi con denti
veleniferi posti posteriormente, Solenoglifi, con denti veleniferi anteriori e
internamente canalicolati, ed Proteroglifi, anch'essi con denti veleniferi
anteriori, che sono però semplicemente solcati.
Le
dimensioni dei serpenti sono oltremodo variabili: mentre le specie più piccole
misurano poco più di dieci centimetri, i giganti del gruppo, appartenenti alle
primitive famiglie dei Pitonidi e dei Boidi, possono sfiorare i dieci metri di
lunghezza.
La maggior parte dei serpenti è ovipara (le femmine depongono uova
fecondate la cui crescita embrionale termina al di fuori dell'organismo
materno), ma non mancano le specie vivipare(lo sviluppo embrionale
avviene all'interno dell'organismo materno), come ad esempio i Boa e le Vipere.
Nelle aree
temperate il periodo dell'accoppiamento corrisponde alla primavera e le nascite
si concentrano nel periodo estivo.
Gli ambienti frequentati dagli ofidi sono
molto vari, infatti si incontrano specie che vivono nei deserti, nelle
boscaglie, sugli alberi e nel sottosuolo; sono anche abbondanti le specie che
vivono quasi esclusivamente nelle acque degli stagni e del mare. Unica
limitazione a tale multiforme varietà di attitudini è la loro scarsa, o nulla,
adattabilità al clima freddo, caratteristica comune a tutti i Rettili.
l serpenti sono,
senza eccezioni, carnivori: fra le loro prede preferite vi sono i roditori, i
piccoli rettili, pesci e anfibi; alcune specie, poi, sono specializzate nel
dare la caccia ad altri serpenti e quasi tutte sono ghiotte di uova. Molte
specie si limitano ad afferrare la preda con i denti, per poi inghiottirla
lentamente; altre specie, i cosiddetti serpenti costrittori, prima di mangiare
la preda la soffocano stringendola fra le proprie spire; infine, le specie
velenose ingoiano un animale già morto a causa del loro morso.
È indubbio
che nessun'altra categoria di animali abbia causato un numero così elevato di
vittime umane, come quella dei serpenti velenosi: è quindi spiegata l'atavica e
spesso ingiustificata avversione che la nostra specie nutre indiscriminatamente
per tutti i serpenti, accompagnata da un'imponente fioritura di assurde
leggende sul loro conto. Da noi (Italia) gli unici serpenti velenosi abbastanza diffusi
sono le Vipere il cui morso pur provocando sempre disturbi molto seri, è
mortale solo in una limitata percentuale di casi. Assai più temibili sono
parecchie specie di Serpenti dei paesi tropicali, ed in particolar modo della
regione australiana, sebbene le specie più famigerate siano i Cobra del Vecchio
Mondo ed i Serpenti a sonagli del Continente Americano.
l veleni
ofidici contengono sostanzialmente tre diversi tipi di componenti, presenti in
vario rapporto a seconda delle specie: sostanze digestive, che nell'uomo
provocano necrosi più o meno estesa della parte morsicata, sostanze emolitiche
che provocano la distribuzione dei globuli rossi del sangue, e neurotossici
vari, che ledono e paralizzano i centri nervosi; uno degli effetti più
frequenti dell'azione di tali neurotossici è la paralisi del diaframma, con
conseguente morte per soffocamento.
I serpenti sono degli animali predatori
particolarmente efficienti, la mancanza di arti non gli causa alcun svantaggio,
riescono ad essere comunque silenziosi e veloci. Sono dotati di un
apparato sensoriale molto sviluppato che consente loro di individuare
facilmente le prede. Le specie più piccole si
nutrono di insetti e le più grandi possono riuscire ad uccidere e cibarsi
perfino di un antilope. Apro qui una parentesi per sfatare e tranquillizzare i più terrorizzati e creduloni, lessi anni fa, non ricordo dove, che la New York Zoological Society nei primi anni '70 circa, offrì un premio di 5000$ a chi fosse riuscito a catturare un anaconda o comunque un serpente di 10 metri o più... Bene, il premio non è ancora stato ritirato. ciò sfata le leggende di serpenti giganti lunghi 12 metri e oltre! questo per tranquillizzare le persone che ogni giorno vivono con il terrore di essere mangiate da un serpente! vi dirò ben altri 2 motivi per farvi dormire sonni tranquilli, una persona di media corporatura non sarà mai mangiata da un serpente perchè anatomicamente gli risulta impossibile ingoiarci, nonostante alcuni serpenti mangino antilopi e altri grossi animali, l'uomo ha una caratteristica che mette in difficoltà i serpenti, le nostre spalle non si stringono, e quindi non passiamo all'interno della loro bocca! detto ciò ricalco ulteriormente dicendo che i serpenti non uccidono per sfizio personale, ma solamente per alimentarsi e per difendersi, in conclusione dal momento in cui non ci possono ingoiare se non andiamo a infastidirli saremo sani e salvi. Qui mi viene in mente una simpatica leggenda metropolitana che tutti mi raccontano con ammaliante convinzione, fatalità vuole che la persona protagonista sia sempre un'amica conoscente di chi racconta! Questa povera donna alleva un serpente di svariati metri e inspiegabilmente lo lascia girare libero per la casa, quando una notte si sveglia e si ritrova il serpente disteso affianco a lei sul letto! ora, io che allevo serpenti si da il caso che li ami in qualche modo, e se me lo ritrovassi a letto mi farei un bel sorriso, ma no, lei invece si spaventa e lo porta dal veterinario, il quale, come uno psicologo entra nella mente sadica e perversa del serpente e scopre che... stava prendendo le misure per mangiarla! sentenziato ciò, l'unica soluzione fu quella di sopprimere il serpentello. Alla luce di ciò consiglio di non lasciare mai un metro e una calcolatrice alla loro portata, così non potranno prendervi le misure e siete salvi! Cinismo a parte tornando seri...
Le tecniche utilizzate per uccidere le prede possono
essere lo stritolamento, in cui la preda muore soffocata, il serpente stringe le sue spire ogni volta che la preda espira impedendole poi di inspirare, aggiungo anche che non poi così di rado accade che la preda muoia d'infarto nel momento dell'attacco, oppure un'altra tecnica è il morso
velenoso, tramite il quale i serpenti inoculano nel corpo della preda sostanze
paralizzanti da particolari denti cavi specializzati per l'inoculazione del
veleno. I serpenti non masticano le loro prede ma le ingoiano intere,
posseggono le ossa delle mandibole e del cranio flessibili connesse da una
particolare articolazione che gli permette di "sganciare" la
mandibola dalla mascella per poter ingoiare le prede più grandi. Si potrà osservare come al momento del pasto il serpente molli la preda morta e cominci a cercare la sua testa, dalla quale comincerà ad ingoiarla, questo per 2 fondamentali motivi, per le prede con il pelo così facendo sono a favore dell'andamento naturale del pelo che quindi non frenerà il boccone, e così avranno a favore anche il movimento naturale dell'articolazione degli arti della preda.
Il corpo dei
serpenti varia in relazione all'habitat in cui vive, ad esempio le specie
arboricole posseggono un corpo esile ed allungato, mentre le specie con
abitudini sotterranee hanno un corpo tozzo e robusto.
Senza dubbio
l'arma segreta dei serpenti predatori è rappresentata dal loro apparato
sensoriale, i serpenti posseggono uno sviluppatissimo senso dell'olfatto grazie
all'organo di Jacobson.
L'organo di
Jacobson è una speciale area sensoriale posta nella cavità orale che il
serpente utilizza per annusare l'ambiente che lo circonda, estraendo la lingua
all'esterno e riportandola in bocca porta verso l'organo di Jacobson le
molecole presenti all'esterno e quindi "annusa" per mezzo della
lingua, il fatto che sia biforcuta serve per distinguere se le molecole degli odori arrivino da destra o da sinistra. I serpenti non posseggono una vista ed un udito molto sviluppato, ma in
compenso alcune specie sono in grado di misurare anche piccole variazioni di
temperatura, abilità molto importante per scovare mammiferi ed animali a sangue
caldo nei paraggi.
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