ALIMENTAZIONE

Note Generali
Prima di acquistare un serpente è consigliato prendere molte informazioni sull’alimentazione degli ofidi, perché è molto particolare e può essere soggetta a molti rischi, già prima dell’acquisto è bene sapere e soprattutto vedere se il serpente mangia regolarmente, un esemplare di cattura avrà più difficoltà ad alimentarsi, e molto spesso (più di quanto si immagini) si lascia morire di fame,  gli andranno offerte prede il più possibili simili a quelle che trova nel suo ambiente. Qualsiasi serpente prima di alimentarsi necessita di tranquillizzarsi ed ambientarsi al nuovo terrario, rifiuterà al cibo per i primi giorni o settimane, una buona accortezza è quella di non manipolarlo ma lasciarlo stare.

I serpenti non sono dei grandi mangiatori come il cane o il gatto, se gli verrà offerto troppo cibo lo rifiuterà, pensate che questi animali in natura possono digiunare anche per mesi interi. Detto questo passiamo ad esaminare tutte le nozioni di base cui dobbiamo tener presente per alimentare in modo corretto il nostro serpente.

Le prede
Possiamo scrivere un libro unicamente parlando delle prede da somministrare ai serpenti, quindi approfondirò solamente ciò che ritengo più importante e di curiosità più comune.
La maggior parte dei serpenti allevati (boa/pitoni..) cacciano prede a sangue caldo, vediamo quindi dettagliatamente la varietà di prede che gli si possono offrire.

TOPI: Indubbiamente, il roditore è il più usato nell’alimentazione degli ofidi, offre molti vantaggi questa preda: facile da reperire in molti negozi di animali, costo molto basso, facilità di allevarlo direttamente a casa, solitamente sono ben graditi da tutte le specie.
Nei topi possiamo trovare diverse misure, ottime in base all'età e alle dimensioni del serpente. Un breve riassunto:
  • Pinky = topi baby di pochi giorni, lunghezza max 1,5 cm, peso 1-2 gr.
  • Primo pelo = lunghezza 3.5 cm, peso 4-5 gr.
  • Topi springer = lunghezza 6 cm, peso 10 gr.
  • Topolini = lunghezza 8cm, peso 25 gr. 

RATTI: Anche questi roditori, sono molto usati per l’alimentazione dei serpenti, in particolare per esemplari di medie-grandi dimensioni, è un roditore molto prolifico, allevabile con le stesse modalità viste per il topo. Raggiunge e a volte supera i 600 gr. di peso, si trova abbastanza facilmente in commercio, ed il costo è contenuto.
CAVIE: Sono consigliate per alimentare serpenti abbastanza grandi, visto che un esemplare adulto di questo roditore, può pesare anche oltre 1 Kg, alcuni negozi si rifiutano di venderli come animali da pasto.
CRICETI-CRICETI SIBERIANI-GERBILLI…: Questi simpatici roditori, hanno un unico grande vantaggio, rispetto a topi e ratti, si trovano sempre (costano il doppio di topi e ratti) in qualsiasi negozio, perché venduti come animali da compagnia, tuttavia, non possono assolutamente costituire l’alimentazione principale per i nostri animali. Il motivo è molto semplice, un serpente alimentato normalmente con criceti, o gerbilli può rifiutare per lunghi periodi qualsiasi altra preda, ed in alcuni casi cadere in anoressia, tuttavia si rilevano degli ottimi alimenti in alcuni casi: come fonte di cibo per serpenti (pitoni reali di cattura che non riconoscono come prede i topi o i ratti albini); per cercare di far mangiare serpenti che hanno avuto lunghi periodi di inappetenza; oppure quando non riusciamo a trovare topi e ratti nei negozi.
CONIGLI: I conigli, sono adatti per alimentare i grossi costrittori, dai 2m. in su, sono facili da reperire, hanno un costo non eccessivo, e nello stesso negozio molte volte si possono trovare esemplari di varie dimensioni.
VOLATILI VARI: L’utilizzo dei volatili per alimentare i serpenti è molto vario, piccoli passeriformi, cocorite, possono costituire l’alimento principale (almeno in un primo periodo di adattamento) per le specie arboricole, quaglie e pulcini possono essere utilizzati per variare la dieta a pitoni e boa, galline, ed altri animali da cortile adulti possono essere utilizzati per nutrire esemplari di grossi boidi adulti. Prima di utilizzare i pennuti dobbiamo ricordarci alcune cose: da evitare qualsiasi uccellino di cattura perché hanno molti parassiti, è consigliabile prima di utilizzare animali da cortile come galline, quaglie, ecc. congelarli, per eliminare parassiti interni dannosi per il nostro rettile. Teniamo presente infine che le penne sono molto più difficili da digerire dei peli, l’animale così mantiene in allenamento l’apparato digerente, però bisogna utilizzarle queste prede con più attenzione ed in numero minore rispetto ai mammiferi.
SALSICCE PER SERPENTI: sono commercializzate in America, quindi non posso aggiungere niente perché qui in Italia sono ancora sconosciute.

Ci sono poi specie di serpenti che mangiano altre prede; Nerodia sp. Mangia esclusivamente pesce, uno dei pochissimi serpenti ai quali non serve integrare questa dieta con dei topi, come avviene per esempio per i Thamnophis.
Abbiamo poi i “mangiatori di uova” (Dasypeltis), non è facile però avere sempre a disposizione uova delle dimensioni adeguate che siano fecondate.
Ci sono poi serpenti che mangiano gechi, insetti, lucertole, ecc..

Cibo Vivo o Morto
Questo è un discorso nel quale si possono aprire innumerevoli dibattiti, ogni allevatore ha la sua personale idea in merito, cercherò ora quindi di elencare i prò e i contro dell’alternativa cercando di essere imparziale.
Mi concedo solamente una mia riflessione, puramente personale, si dovrebbe, per sicurezza, abituare l’ofide a mangiare entrambe le tipologie, così in caso di emergenza si riesce comunque ad alimentarlo.

Ora vediamo quali sono le alternative:

Cibo vivo
Cibo morto (congelato)
Cibo morto (pre-killed)
Vantaggi
·                Più naturale
·                Invoglia il serpente
·                Sempre a disposizione
·                Non è pericoloso per il serpente
·                Naturale
·                Non è pericoloso per il serpente
Svantaggi
·                Prede di grandi dimensioni possono attaccare l’ofide
·                Può non essere sempre disponibile
·                Animali da cortile possono essere vettori di parassiti
·                Attenzione alla temperatura di somministrazione
·                Minor apporto di vitamine e Sali minerali
·                Può non essere sempre a disposizione

Il cibo congelato va preparato in maniera giusta, questo vuol dire che la preda deve essere a temperatura ambiente, quando abbiamo a che fare con pinkie o topolini bianchi non ci sono problemi a verificare se abbiamo eseguito la decongelazione in modo corretto, ma con prede di maggior dimensioni le cose si complicano, e dobbiamo usare la massima attenzione, una preda che all’esterno sembra Ok, all’intero può essere ancora fredda, questo comporterebbe dei seri problemi per il serpente.
Con il termine “pre-killed” si intende tutto quel cibo vivo che viene ucciso prima di essere somministrato all’ofide.

Integratori
Gli integratori possono essere pericolosi per il serpente, quindi consiglio di utilizzarli solo se necessario, se si utilizza quasi sempre cibo vivo o pre-killed non servono integratori, i rischi che si incorrono con questi possono essere per esempio un’ipervitaminosi. Per quanto riguarda gli integratori vitaminici è sempre bene non esagerare, e iniettarli con una siringa nella preda, per gli integratori a base di calcio ci sono meno problemi basterà spolverare la preda, la quantità non è molto importante visto che il serpente espellerà il calcio in eccesso insieme agli urati.

Dimensioni della preda
La dimensione della preda che offriamo al nostro serpente è importante, ora elenco le dimensioni più diffuse, e che ritengo più giuste, dal momento che anche qui ogni allevatore dice la sua.
1) La preda al massimo può essere leggermente più spessa, della parte più larga del serpente.
2) Il corpo del roditore deve misurare due volte la lunghezza della testa del serpente
3) La giusta quantità di cibo per pasto equivale al 20% del peso del serpente
4) La larghezza della preda non deve essere più del doppio di quella della testa del serpente.
5) Il pasto del serpente dovrà durare circa 5-15 minuti.
Molti serpenti non attaccheranno una preda troppo piccola o troppo grande, quindi se un serpente attaccherà e mangerà una determinata preda difficilmente avrà problemi di rigurgito o altro. Ogni pasto sarà formato da una sola preda, questo per la loro particolare digestione, se gli vengono fornite più prede la digestione verrà ripartita nei vari “bocconi”, digerendo male entrambi. È dimostrato che le prede giovani sono da preferirsi, perché in esemplari di roditori adulti possiamo trovare nel fegato depositi di vitamina A dovuti ad una prolungata ed errata alimentazione, quest’eccesso di vitamina A può essere tossico per i serpenti. 
L’ACQUA
Per quanto riguarda l’acqua, le esigenze cambiano da specie  a specie, resta fermo il fatto che comunque necessitano di bere, quindi dovrà sempre esserci una fonte d’acqua pulita, alcune specie utilizzano la ciotola dell’acqua per immergersi dentro, per queste specie la ciotola dev’essere di dimensioni adeguate. Le specie più comuni che più necessitano di immergersi sono i boa, e l’anaconda. Questi serpenti passeranno gran parte del tempo nella ciotola dell’acqua e spesso defecheranno dentro, inutile dire che l’acqua dovrà essere sempre pulita, e quindi la ciotola dovrà essere facilmente raggiungibile. Un mio consiglio è di mettere l’acqua nella parte calda del terrario, sia per tenerla ad una temperatura meno pericolosa nel caso che il serpente ci vada dentro, sia per favorirne l’evaporazione che aumenterà il grado di umidità del terrario.

COME ALIMENTARE IL PROPRIO OFIDE:
Appena portato a casa il nuovo serpente sarà spaventato e stressato, non allarmatevi se non mangerà subito, io consiglio sempre di aspettare da qualche giorno ad una settimana prima di presentargli del cibo.
All’acquisto è bene informarsi su come è stato alimentato fino ad ora il serpente, questo perché sono molto abituari (i Boidi più dei Colubridi), e potrebbero accettare solo la stessa tipologia di preda.
Fatto ciò, e atteso il necessario, si può procedere con l’alimentazione, ecco alcune accortezze e consigli in ordine cronologico per il pasto:
Non mettere nuovamente l’animale sotto stress (non maneggiarlo, non tirarlo fuori dal terrario), poi conoscendo l’ospite capirete cosa lo stressa e cosa accetta tranquillamente.
Assicurarsi che la ciotola dell’acqua sia piena ( a fine pasto andrà sempre a bere), aldilà del pasto comunque dovrebbe sempre avere acqua a disposizione.
Assicurarsi che la preda sia di dimensioni adeguate al serpente.
Assicurarsi che il pasto proceda senza problemi, è facile capire che non è una cosa semplice la loro alimentazione, i rischi e i danni legati al pasto sono molti; spesso può capitare che inizi a mangiare la preda da dietro anziché da davanti, questo può rivelarsi problematico qualora la preda sia di grandi dimensioni, perché le articolazioni delle zampe si apriranno impedendole l’entrata nella bocca.
A fine pasto assicurarsi che le mandibole siano ritornate nella posizione giusta, se ciò non avviene si può tentare di fargli aprire la bocca, dovrebbero sistemarsi da sole.
N.B. se il serpente è in muta potrebbe rifiutare il pasto.

LA DIGESTIONE

Gli ofidi fanno pasti grandi rispetto alle loro dimensioni, ed interi, è facile immaginare che la digestione di questi pasti sia alquanto difficoltosa, che impiega fatica per i nostri serpenti, difatti nei giorni successivi al pasto vedrete il vostro ofide molto tranquillo. La durata della digestione varia in base alle dimensioni del serpente e quindi della preda, e dalla temperatura di stabulazione, nel 1971 due ricercatori hanno effettuato uno studio su un esemplare di pitone reale durante la digestione, ecco cosa conclusero:
28 gradi C. durata digestione 4-5 giorni
22 gradi C. durata digestione 7 giorni
18 gradi C durata digestione 15 giorni
La preda dopo essere stata ingoiata comincerà il suo percorso attraverso il lungo esofago del serpente, dove comincerà già ad essere digerita, proseguirà poi nello stomaco, fegato e intestino.
Lo stomaco del serpente secerne enzimi molto forti che digeriscono quasi tutto delle loro prede, apparte pelo, piume e denti.
Io consiglio sempre di non dare un secondo pasto all’ofide prima che le feci del precedente pasto siano state defecate.









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